lunedì 16 ottobre 2023

Sussidio SFL? E' un “Calderone” (nomen omen)

Sussidio SFL? E' un “Calderone” (nomen omen)

www.TheObservatory.it da Roma, 16 ottobre 2023. Dopo un periodo di sospensione del servizio telematico durato diversi giorni, oggi dovrebbe ripartire l'accesso al Portale Siisl.Gov.it per chiedere il sostegno SLF. Ma il passaggio da Reddito di Cittadinanza a SFL Siisl si sta dimostrando un vero e proprio calvario burocratico per gli aventi diritto al sussidio. L'acronimo SFL sta per Sistema Formazione Lavoro, ci si arriva dopo un primo esame sulla validità della domanda fatta dall'INPS, poi passa tutto all'ex Ufficio di Collocamento che ora si chiama Centro per l'Impiego (acronimo CPI). Già in partenza, cioè lo scorso primo settembre, ci furono problemi per accedere da INPS a Siisl.Gov.it, in effetti si continua ancora oggi a dire (da parte dei funzionari addetti agli sportelli) che si possa accedere in via telematica con CNS (acronimo di Carta Nazionale dei Servizi/Codice Fiscale): non è così!! Si può accedere solo con lo “Spid” o con “CIE” (Carta di Identità Elettronica), con tutti gli ulteriori aggravi di tempistica per chi ha dovuto fare domanda di spid o cie oltre ai costi di attivazione che non sono pochi per chi versa in brutte condizioni economiche: per la Carta d'Identità Elettronica ad es. si deve spendere non meno di 30 euro (25 costi anagrafe comunale + 5 euro per le fototessere) una o due settimane per la consegna (circa due settimane se la consegna avviene tramite Poste Italiane per via della riduzione del personale per la continua ESASPERATA ricerca al ribasso dei costi di gestione), questo lo avevamo già scritto tempestivamente con uno specifico articolo il primo settembre (LINK) . Bene, ora, se siete riusciti ad avere le chiavi di accesso a Siisl e siete riusciti ad arrivare al fatidico “Punto 4”, cioè siete stati “miracolosamente” chiamati in presenza fisica allo sportello del CPI per il PSP (Patto di Servizi Personalizzato), adesso dovete fare i conti con l'assenza dei famosi “Corsi di Formazione” che per gli iscritti agli Albi Professionali sono già operativi da anni. Prendiamo ad esempio la nostra categoria (quella di chi scrive il pezzo): i Giornalisti. Dal 2014 abbiamo l'obbligo di maturare circa 20 crediti di formazione annuali di cui almeno un terzo deontologici, suddivisi in triennio (60 crediti ogni 3 anni). Chi è iscritto a www.FormazioneGiornalisti.it lo deve dichiarare al momento della stipula del Patto di Servizio (il punto 3 della scaletta del “calvario burocratico”). A questo punto siete ri-miracolosamente arrivati al punto 4, laddove vi viene ancora richiesto in via telematica di aderire ad un progetto di formazione … ma il dato era già stato pubblicamente dichiarato e sottoscritto al momento della stipula del Patto di Servizio: perché il funzionario locale del CPI non ha inserito il dato nel sistema per mettere la “spunta verde” al punto 4 e finalmente ottenere i “mitici” 350 euro mensili? La domanda, con una specifica richiesta di “Interpretazione Autentica” è stata girata alla ideatrice del farraginoso sistema: la dottoressa Marina Calderone, il Ministro “tecnico” del Lavoro per l'attuale Governo Meloni, già Presidente dell'Ordine Nazionale dei Consulenti del Lavoro (ora al suo posto c'è il marito, con buona pace per i sostenitori del conflitto di interessi). La ministra non ha ancora risposto. Speriamo lo faccia presto perché gli aventi diritto al sussidio sono con l'acqua alla gola e stanno aspettando dal primo settembre, quindi da oltre un mese e mezzo. Copia della PEC inviata alla Calderone è stata mandata anche all'On. Prof. Avv. Giuseppe Conte, l'ex Presidente del Consiglio dei Ministri e strenuo difensore del RdC. Il Presidente del Movimento 5 Stelle, con i dati della pec in mano, potrebbe anche fare una specifica interrogazione parlamentare sulla vergognosa vicenda. Al di là della interrogazione parlamentare esiste una INTERROGAZIONE PUBBLICA NEI SOCIAL: i Giornalisti ne parlano, in particolare nei Gruppi per gli addetti ai lavori (Giornalisti Italiani su Facebook con circa 25mila iscritti).







venerdì 13 ottobre 2023

Barbie all'Università di Macerata

Barbie all'Università di Macerata?



www.TheObservatory.it corrispondenza da Macerata (Marche Italy) 13 ottobre 2023. Con vari post sui social si è diffusa una falsa notizia sull'arrivo di Barbie all'Università di Macerata. No, state tranquilli, non sta arrivando la mitica attrice e co-produttrice del celeberrimo Film Margot Robbie (in fotocopertina servizio). Sta invece tenendo lezione in queste prime ore della mattina il Capo Marketing & Digital Media Italia della Mattel, cioè la dottoressa Anna Laura Siracusa  (in seconda di copertina, la terza a destra) chiamata in una lezione multidisciplinare in Brand Storytelling e MKTG & Digital Social Media. Il Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell'Università di Macerata (terza foto sotto: Palazzo ex Loggia del Grano) si sta dando traguardi ambiziosi affrontando tematiche attuali e chiamando testimonial direttamente coinvolti come per il “Caso Barbie”, uno dei temi più condivisi e “reinterpretati” dai “Prosumer”, cioè dalla quinta “P” del Marketing Mix.