giovedì 18 giugno 2020

L'INCIVILTA' AMBIENTALE POSTCOVID il caso AREE PROTETTE

L'INCIVILTA' AMBIENTALE POSTCOVID il caso AREE PROTETTE

www.TheObservatory.it La civiltà ambientale delle persone (e degli Amministratori Pubblici locali) si misura anche attraverso la tutela delle Aree Protette. Il caso delle aree 48 e 49 sul territorio Comunale di Civitanova Marche ne è un esempio lampante. Se l'area "Caronte" (la numero 49) è tenuta molto bene, con tutti i paletti e le corde di delimitazione ben mantenute, la numero 48, cioè quella più importante e citata nel cartello informativo come "la meglio conservata" (???!!!) è lasciata al degrado e all'abusivismo: i paletti di delimitazione divelti e con tanto di capanne abusive costruite dai pescatori (canna da pesca) per ripararsi dalle intemperie o per far divertire i più piccoli calpestando e rovinando l'area nella quale sono depositate anche le uova della specie protetta "Corriere Piccolo". L'Area in questione si chiama "Tre Case" proprio per la presenza di tre strutture abitative collocate all'inizio del territorio che dovrebbe essere protetto, ma di fatto non lo è. Si parte dal ponticello situato davanti l'Eurospin a cui si accede difficilmente ma ben conosciuto dai pescatori che vi arrivano in gran numero anche da fuori provincia. Lo scorso anno, proprio in questo periodo, sono intervenute le Forze dell'Ordine, Capitaneria di Porto e Carabinieri Forestali, per uno sversamento di idrocarburi proveniente dall'area di servizio adiacente il piccolo sottopasso Tre Case, sversamento che ha ucciso i pulcini appena nati del Corriere Piccolo, come avevamo documentato in una dettagliata cronaca ambientale consultabile nel LINK 






sotto: le immancabili bottiglie di plastica



 sopra: CRONACA AMBIENTALE ATTUALE
sotto: immagini dello scorso anno, stesso periodo (giugno 2019)



aggiornamento al servizio: in data 25 giugno 2020 le uova in Area Protetta sono state calpestate e uccise (foto sotto). Il Comune, anche dopo aver protocollato la relativa PEC in data 18.6.2020 (allegata in scansione sotto), avrebbe potuto evitare il danno ambientale risistemando i paletti di delimitazione dell'area e aggiungendo i cartelli informativi (è severamente vietato calpestare le uova protette e i germogli floreali) come del resto specificato IN ROSSO nel cartello dell'area protetta 49 

sopra: le uova del Corriere Piccolo calpestate e uccise
sotto: la PEC del 18.6.2020 al Comune
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