venerdì 18 febbraio 2022

SALVIAMO LA SALA STAMPA DEL TRIBUNALE DI MILANO

SALVIAMO LA SALA STAMPA DEL TRIBUNALE DI MILANO

www.TheObservatory.it Agenzia Giornalistica dell'OSSERVATORIO sulla GIUSTIZIA. Corrispondenza dal Tribunale di Milano del 17 febbraio 2022. Dal Gruppo Cronisti Lombardi riceviamo e pubblichiamo integralmente il pezzo dal Titolo “Salviamo la Sala Stampa del Tribunale di Milano”. «Cari Colleghi, Nel segnalarvi questo interessantissimo convegno organizzato dall'ANM di Milano per un momento di riflessione su quel particolare periodo delle vicende giudiziarie italiane noto come Mani Pulite, di cui ricorrono i 30 anni, il Gruppo Cronisti Lombardi fa appello a tutti i giornalisti, di ogni testata e grado, strutturati e freelance, e al mondo giuridico, ai procuratori e ai magistrati, agli avvocati e ai funzionari, per dare spazio e rilievo all'EMERGENZA DELLA SALA STAMPA del Tribunale di Milano. Luogo storico del giornalismo dal Dopoguerra, al centro ovviamente anche dell'Informazione ai tempi di Tangentopoli, la Sala Stampa 'Annibale Carenzo' serve la piccola comunità di professionisti dell'Informazione che incessantemente ci mettono al corrente delle più importanti inchieste d'Italia. Oggi quel luogo - quasi un simbolo - e comunque un unicum in Italia, rischia di chiudere a breve. Nessun 'gomplotto', nessuna tensione, solo una banale ma impietosa e insormontabile mancanza di sostenibilità economica a fronte del disimpegno sempre maggiore delle società editoriali, in crisi, e di costi altissimi per il piccolo portafogli dei Cronisti, che pur con il massimo sforzo, non riescono da soli a farvi fronte. Chiediamo quindi che il Ministero, il Tribunale, e le comunità giuridiche presenti a Palazzo di Giustizia, a Milano, si mobilitino per cercare di trovare una soluzione. Perché la presenza di una sala stampa attorno alla quale far ruotare la cerchia dei cronisti di giudiziaria è una risorsa preziosa non solo per il Diritto di cronaca, ma per le parti processuali, per imputati e forze dell'ordine, e per la stessa trasparenza della Giustizia, nella tradizione di grande professionalità e competenza, deontologia ed equidistanza che da decenni è rappresentata da queste decine di colleghi. Caratteristiche di cui pare ci sia, oggi più che mai, un gran bisogno». sotto: un frammento in Rassegna Stampa TV (TG1) relativo agli interventi di Sergio Cusani e Gherardo Colombo

CRONISTI di GIUDIZIARIA: il ricordo di Adriano Solazzo cronista di giudiziaria del Corriere della Sera e Consigliere dell'Ordine Lombardo

Nota del Direttore dell'Osservatorio sulla Giustizia, Testata Giornalistica Nazionale fondata negli anni '90 al Tribunale di Milano dal Prof. Amedeo Recchi Ripani: «Ringrazio i Colleghi Cronisti Lombardi per l'intervento che ho deciso di pubblicare integralmente. Aggiungo il ricordo di Adriano Solazzo, cronista giudiziario del Corriere della Sera di cui sono onorato aver collaborato in quegli anni come Giornalista e Coadiutore del Tribunale di Milano (scansione sopra), e invito tutti a leggere anche l'intervento del nuovo Presidente dell'Ordine Lombardo con la critica circa la Legge Cartabia e le limitazioni sopraggiunte per la Categoria LINK »

sotto: sempre in memoria del "Re della Sala Stampa del Tribunale di Milano": la recensione in Rassegna Stampa del Corriere della Sera del 19 ottobre 2020



sotto: aggiornamento Rassegna Stampa dai social (facebook) la festa per il salvataggio RIUSCITO della Sala Stampa con il Presidente del Tribunale, l'ANM, l'AGL, Ordine Avvocati ed altre Autorità

Aggiornamento del 7 Giugno 2022

IL GRUPPO CRONISTI INCONTRA IL PROCURATORE VIOLA
Post su Facebook del 7 Giugno 2022 ore 20,51

Oggi al Palazzo di Giustizia di Milano il Gruppo Cronisti Lombardi dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti ha incontrato il Procuratore della Repubblica Marcello Viola.Lo ha fatto congiuntamente all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, in un clima di reciproco ascolto e disponibilità, di cui ringraziamo pubblicamente il Procuratore. I Cronisti Lombardi hanno rappresentato i gravi effetti connessi alle nuove disposizioni sulla comunicazione contenuti nella Riforma Cartabia, che vanno ben al di là dell'incremento delle tutele per la Presunzione d'innocenza e della direttiva europea di riferimento arrivando a ledere, se verranno applicate senza correttivi e ripensamenti, il Diritto di cronaca e la Libertà d'informazione. Tra i principali problemi riscontrati abbiamo segnalato: 1) il fatto che sia inaccettabile che a decidere cosa sia ritenuto di interesse pubblico e quindi una notizia sia un procuratore (e un domani magari un presidente di Regione, il dirigente di un Ast, un sindaco e via discorrendo). Ciò contrasta anche con l'attuale ordinamento in materia d'Informazione che delega al giornalista questo compito, nel rispetto di tutte le tutele deontologiche, civili e penali.2) il fatto che le attuali disposizioni abbiano fortemente diminuito il volume di notizie divulgate e la loro tempestività.3) il fatto che l'effetto 'domino' da esse generato stia coinvolgendo a catena le forze dell'ordine e anche gli enti e le istituzioni civili.4) il fatto che la mancanza di un confronto in tempo reale vada in senso contrario alle preoccupazioni e alle disposizioni verso il proliferare di fake news. 5) il fatto che enti e polizia giudiziaria promettano di fare il possibile per fornire le notizie degli accadimenti trasformi un diritto costituzionalmente tutelato in una cortesia, e che questo inevitabilmente riduca la diffusione di notizie scomode in favore di quelle che mettono in buona luce l'operato di chi le divulga. 6) il fatto che i particolari di un caso, nomi, luoghi precisi e fatti circostanziati siano a tutela di chi viene indagato e non a violazione della sua sfera di diritti.7) il fatto che le notizie vengano date sempre più in ritardo8) il fatto che nella catena dell'informazione il rischio è che si crei un livellamento al basso, con tutti che si limiteranno a scrivere le stesse cose partendo da un'unica fonte, con grave detrimento del pluralismo e della diversificazione delle stesse. Tutti questi problemi, ovviamente, non dipendono dalla Procura di Milano, che ha una lunga, straordinaria storia di trasparenza e comunicazione. E noi, come giornalisti, siamo a fianco della Procura per mantenere questa eccellenza nell'informazione ai cittadini. Ringraziamo Marcello Viola per l'ascolto, per la disponibilità al dialogo e per le osservazioni, e per aver manifestato un sincero sforzo per venire incontro alle esigenze di un corretta informazione. Il dialogo prosegue, con reciproco rispetto e comprensione delle esigenze diverse, e della Legge, e nella consapevolezza del clima estremamente difficile in cui si sta svolgendo il dibattito su Giustizia e Informazione. 

PROCURATORE DI MILANO IN VISITA AI CRONISTI

Il Procuratore della Repubblica di Milano, Marcello Viola, si è recato in visita, giovedì 23 giugno, ai cronisti della Sala Stampa 'Annibale Carenzo' del Gruppo Cronisti Lombardi a Palazzo di Giustizia. Viola ha salutato i colleghi presenti e poi si è trattenuto confrontandosi sui temi di più stringente attualità. Al Procuratore Capo il saluto e l'apprezzamento dei cronisti di Palazzo, con cui il dialogo si avvia - nonostante le difficoltà dell'attuale scenario - in un clima di rispetto e disponibilità.

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