Il
Terzo Settore riparte con Italia Sociale
www.TheObservatory.it Milano, 9
giugno 2019. Agli Italiani piace la parola “Sociale”.
L'OSSERVATORIO sulla GIUSTIZIA si occupa da molti anni del
tema Giustizia Sociale e Terzo Settore, con pareri scritti,
articoli e interventi diretti nelle istituzioni Nazionali e locali.
Purtroppo però, la mano del legislatore non sempre ha reso
abbordabile la materia ai profani o ai non addetti ai lavori. Oltre
all'immancabile burocrazia si devono approfondire temi legati agli
aspetti legali tributari ai rilievi civili e penali derivanti dal
rispetto delle numerose normative fin qui prodotte. Il Professor
Stefano Zamagni, su delega dell'allora Presidente Romano
Prodi, cercò di preparare un chiaro Decreto Legislativo “quadro”
sul sistema delle Organizzazioni del Terzo Settore, le
“Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale”
acronimo ONLUS. L'impianto legislativo (D.Lvo 460/97) è ancora oggi
validissimo, tranne la parte in cui si dà troppo potere ai Direttori
Regionali delle Entrate sul “diritto di vita” delle stesse ONLUS:
argine al depennamento dagli elenchi delle ONLUS era l'Agenzia delle
ONLUS (detta anche Agenzia del Terzo Settore) con sede a Milano e
presieduta prima dal Prof. Lorenzo Ornaghi e poi dallo stesso
ideatore del Decreto Legislativo, il Prof.
Stefano Zamagni. Successivamente, con l'avvento del Governo
Tecnico del Prof. Monti, la Ministra Fornero cancellò
l'Agenzia delle Onlus, questa volta senza versare alcuna lacrima. I
successivi Governi Tecnici Letta/Renzi/Gentiloni tentarono,
senza vederne la luce, di realizzare un Codice Unico del Terzo
Settore finalmente pronto ai giorni nostri, con l'accorpamento delle
ex IPAB e dei Centri servizi per il volontariato, ma non delle Onlus
e delle ONG, che rimangono autonome. Quindi un “Registro Unico”
parziale. L'entrata in vigore definitiva con l'attuazione del
Registro Unico era prevista per il mese di Febbraio 2019 e i primi
comunicati provenienti dalle nuove Organizzazioni riconosciute stanno
già arrivando alle redazioni giornalistiche. Il primo comunicato
stampa che abbiamo deciso di recensire, per la fondatezza e
l'autorevolezza dei contenuti, è quello della Fondazione Italia
Sociale presieduta da Enzo Manes un imprenditore di
successo e orientato al sociale pur occupandosi di investimenti in
Borsa, Consigliere di Amministrazione e “uomo del Patròn TOD's”
cioè Diego Della Valle il famoso imprenditore del Distretto Fermano-Maceratese con cui il Premier Gentiloni si adoperò
per inaugurare nuovi poli industriali nel cratere del terremoto del
Centro Italia (in fotocopertina servizio). La Fondazione Italia Sociale è stata costituita con un DPR emanato durante il Governo Renzi/Gentiloni: è una persona giuridica privata che risponde ai principi e allo schema giuridico della fondazione di partecipazione senza scopo di lucro e con durata illimitata. Scopo della Fondazione è quello di sostenere la realizzazione e lo sviluppo di interventi innovativi da parte di enti del Terzo settore, svolgendo una funzione sussidiaria e non sostitutiva dell'intervento pubblico. Il Patrimonio della Fondazione è costituito da una dotazione iniziale, conferita dallo Stato, pari a un milione di euro. La Fondazione dovrà trasmettere alle Camere, entro il 31 dicembre di
ogni anno, una relazione sulle attività svolte per il perseguimento
degli scopi istituzionali, sui risultati conseguiti, sull'entità e
articolazione del patrimonio, nonché sull'utilizzo della dotazione
iniziale di un milione di euro. (redazionale
del Prof. Amedeo Recchi Ripani – giornalista giuridico economico
dell'Ordine di Milano – fondatore e direttore dell' OSSERVATORIO sulla GIUSTIZIA )
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