24 Gennaio Festa dei Giornalisti
una riflessione sulla Libera Stampa Riformista
OSSERVATORIO GIUSTIZIA – Redazionale del Direttore*. 24 Gennaio 2025.
Siamo giunti, quest'anno, al “Quarto di Secolo” dal Grande Giubileo del Giornalista celebrato il 24 Gennaio 2000 presso la Casa dell'Arcivescovo di Ascoli Piceno (LINK) . La festa ufficiale si tenne poi con la Concelebrazione Eucaristica in Sala Nervi, celebrata dall'allora Capo dell'Intelligence internazionale del Vaticano S.Em. Cardinal Roger Etchegaray, in presenza, ovviamente del Santo Padre San Giovanni Paolo II. In questa ricorrenza, invece di parlare di “cose ecclesiali”, intendo porre in evidenza una figura di particolare rilievo sullo scenario nazionale e internazionale (per l'Atlantismo e non solo): CRAXI, osannato pochi giorni fa anche dal Capo dello Stato, Mattarella, un Presidente della Repubblica sempre attento alla garanzia dei diritti di una Libera Stampa civile e democratica. Non intendo qui fare un resoconto storico sulla Libera Stampa Democratica e Riformista in Italia, dalla metà dell'800 ad oggi, ma vorrei porre l'attenzione su dei “falsi storici” che circolano sulle nostre “cattedre editoriali”. Mi riferisco, in particolare, ad una recente trasmissione televisiva irradiata da LA7 dove uno storico, in un teatro del nord Italia, ha presentato il “Corriere Italiano” come un Giornale Fascista, FONDATO DAI FASCISTI, e responsabile della morte di Matteotti. Il Corriere Italiano, in verità, era già presente nello scenario nazionale fin dalla seconda metà dell'ottocento, ne potete vedere una copia zoommando in alto a destra nella fotocopertina (è una copia dell'edizione di Firenze del 1870 quando Mussolini doveva ancora nascere). Arrivando ai nostri giorni, lo scenario dell'editoria sociale liberale e riformista è stato decisamente democratizzato dall'ingresso dell'editoria on line. Anche noi dell'Osservatorio sulla Giustizia, fondato al Tribunale di Milano durante il periodo storico di “Tangentopoli”, abbiamo dovuto rinunciare alla carta per passare alla diffusione via web. Al centro della fotocopertina abbiamo messo la figura di Bettino Craxi, non con uno dei tanti ultimi libri usciti post mortem in sua memoria (che “difficilmente” potrebbero essere smentiti dal diretto interessato), bensì con un libro distribuito quando lui era ancora in vita (quindi potendo egli stesso smentire eventuali bufale), esattamente come supplemento al n° 3 del 1997 di Critica Sociale, la rivista storica fondata da Filippo Turati e diretta dal bravo collega Stefano Carluccio (che è anche direttore della Biblioteca di Brera). In questo libro titolato “Bettino Craxi, guerra d'Africa” si riportano molte considerazioni del Leader Socialista Riformista dall'esilio, firmate con l'alias di Edmod Dantès, la mitica figura romantica del celebre romanzo del Conte di Montecristo di Alexandre Dumas, in questi giorni in TV su RAI Uno. Edmond Dantès, come Craxi, venne esiliato per un alto tradimento di “Compagni di Viaggio”. Nelle lettere di “Edmond Dantès” (rectius Bettino Craxi) pubblicate nel libro, apprezziamo le considerazioni su una “Milano Terrorizzata” dal “Manipulitismo dilagante” di quegli anni, con la spettacolarizzazione del “Processo Mediatico Giudiziario”. Nel libro c'è anche un riferimento all'aspetto cristiano di oggi, giornata di San Francesco di Sales Patrono dei Giornalisti, a pagina 151 Craxi richiama l'Editto di Milano del 313, voluto dall'Imperatore Costantino Augusto per professare liberamente la religione e restituire il possesso dei beni dei cristiani (quindi anche delle Chiese e dei suoi inestimabili tesori) in precedenza sequestrati dai seguaci di Diocleziano.
direttore: dottor Amedeo Recchi – giornalista tessera n° 087671 (Ordine dei Giornalisti di Milano) due lauree in Etica del Giornalismo, Fondatore e direttore dell'Osservatorio sulla Giustizia – Registro Nazionale della Stampa n° 6894 (roc) – attenzione: il primo sito ufficiale www.OSSERVATORIOsullaGIUSTIZIA.it a seguito di vari pesantissimi attacchi hacker avvenuti tra il 2011 e il 2013 (erano presenti anche molte informazioni di intelligence desecretate ma “scomode”), è stato reindirizzato prima su https://Osservatorio-Giustizia.blogspot.com e poi su https://TheObservatoryOfJustice.blogspot.com