lunedì 2 novembre 2020

La Parlamentarizzazione del Covid non toglie il virus che ha colpito il Premier Conte: la “Dipiciemmite” cronica acuta

La Parlamentarizzazione del Covid non toglie il virus che ha colpito il Premier Conte: la “Dipiciemmite” cronica acuta

www.TheObservatory.it Roma, Camera dei Deputati, Montecitorio 2 Nov. 2020. Oggi, prima alla Camera (Fotocopertina di Amedeo Recchi Ripani Giornalista fotoreporter), poi al Senato, il Premier Conte ha tentato di scrollarsi di dosso le sue responsabilità, tentando di coinvolgere in fantomatiche “cabine di regia” i Leaders del Centrodestra (che hanno cortesemente rifiutato visto il ritardo). Ma il fatto mette in chiara luce una particolare malattia del Premier, quella che già altri Professori Costituzionalisti avevano notato: la “Dipiciemmite” cronica acuta. Non passa settimana in cui il signor Giuseppe Conte, magari non dormendo la notte perché preoccupato, si alzi al mattino pensando ad un nuovo “DPCM” con tanto di passerelle e dirette televisive su tutti i canali. Sarebbe stato meglio fare un unico Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (acronimo DPCM) in cui si prospettavano tutti i vari scenari, locali e nazionali, con le coseguenti misure da adottare e provvedimenti di indennità correlati. Nella “Dipiciemmite cronica” di Conte si genera solo una gran confusione totale, da cui districarsi diventa assai arduo anche per l'azzeccagarbugli più intelligente del mondo.

servizio realizzato dall'Agenzia Giornalistica

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